Il processo di sterilizzazione a caldo degli strumenti di lavoro podologici, dentistici o per tatuatori, si conclude con la sterilizzazione in apparecchiature elettriche come sterilizzatrici a calore secco e/o autoclavi. Queste, per garantire l'efficacia della sterilizzazione effettuata, hanno bisogno di controlli periodici e test di verifica ad ogni ciclo. Le autoclavi con vapore saturo inoltre, secondo la norma UNI EN 29000, sono soggette a dei controlli periodici annuali da parte di ditte specializzate che, tramite delle sonde, verificano il corretto equilibrio tra pressione e temperatura. I test di controllo del processo di sterilizzazione da effettuare in sede invece si dividono in Test di funzionamento e test di controllo, ovvero di verifica della sterilità, ed ognuno di essi ha i propri tempi e modalità di applicazione.

Test da eseguire nel processo di sterilizzazione

Per la sterilizzatrice a calore secco(o forno Pasteur), oltre ai controlli visivi e pratici che possiamo fare quotidianamente come la pulizia, il controllo del corretto funzionamento della chiusura della porta e il controllo della corretta temperatura di esercizio, non esistono test di funzionamento ufficiali. Il centro estetico, o comunque il professionista che ne fa uso in quel momento, può però eseguire comunque dei test che attestano o meno l'avvenuta sterilità (test di controllo) che analizzeremo qui di seguito.

L’autoclave con vapore saturo invece, utilizzate principalmente da dentisti e podologi, è soggetta a controlli sistematici e periodici. Esistono infatti prove di controllo quotidiane da effettuare che sono molto importanti per documentare il corretto funzionamento dell’autoclave e del singolo ciclo in esame. Inoltre, per legge, c'è l'obbligo di avere un registro dove documentare ogni test effettuato con le varie manutenzioni.

I Test di controllo si dividono in:

- TEST DI FUNZIONAMENTO - per accertare l'idoneità dell’autoclave;
- TEST DI CONTROLLO DELL'AVVENUTA STERILIZZAZIONE - per scongiurare malfunzionamenti ed errori umani nell’esecuzione del ciclo;
- CONVALIDE PERIODICHE - per verificare le performance dell’autoclave

 

I Test di funzionamento

I test di funzionamento permettono di verificare se l’autoclave è in grado di assicurare le performance operative essenziali, cioè la corretta evacuazione dell’aria e la conseguente e totale penetrazione del vapore nella camera di sterilizzazione. Questi test sono quindi destinati alla verifica delle autoclavi con cicli in classe S o B e non possono essere eseguiti su autoclavi con soli cicli in classe N, perché il sistema termodinamico non permette un’adeguata eliminazione dell’aria.

I test di funzionamento si eseguono prima di utilizzare l’autoclave, per verificarne l’efficienza.

 

Essi si dividono in:

- PROVA DEL VUOTO(test di tenuta del vuoto) - Previsto in tutte le autoclavi con cicli in classe B ed in alcune con cicli in classe S; in genere la macchina dispone di apposito programma per verificare il grado di vuoto raggiunto e la sua durata e che questi siano sufficienti.
- TEST DI PENETRAZIONE DEL VAPORE - Previsto in tutte le autoclavi con cicli in classe B e in alcune con cicli di classe S. Per questo test vengono utilizzati dei dispositivi esterni.

Il test della prova del vuoto è inserito già nelle autoclavi ed ha l’obiettivo di verificare la perfetta tenuta della camera di sterilizzazione, cioè che non avvengano diminuzioni del grado di vuoto nel circuito idraulico. Il test, programmabile nelle autoclavi con cicli in classe B e in alcune in classe S, prevede di eseguire la fase di vuoto, poi la camera viene mantenuta isolata per un tempo prestabilito, al termine del quale viene indicato se l’incremento di pressione dovuto all’eventuale rientro di aria è inferiore a un prefissato valore. Questo è un test giornaliero che si effettua ad avvio della sterilizzatrice, prima di iniziare i cicli di sterilizzazione. Se nell'autoclave non è presente la stampante è necessario trascrivere su un apposito registro i dati che si leggono sul display riferiti alla pressione, temperatura e tempo di esecuzione.

I test di penetrazione del vapore vengono invece praticati per mezzo di kit esterni come il  Test Bowie + Dick  e l'Helix-Test:

Il Test Bowie & Dick permette di verificare la corretta evacuazione dell’aria dalla camera di sterilizzazione e conseguentemente, labowie dick completa penetrazione del vapore in carichi porosi (esempio: teli o garze). Il Test  consiste in un foglio indicatore, formato da cerchi concentrici di colore chiaro, inserito in un “pacco prova” pronto all’uso. Dopo l’esposizione il foglio indicatore vira al colore nero.

Il Helix-test consente di rilevare la forza di penetrazione del vapore all’interno della helix testcamera e la totale espulsione dell’aria al suo interno. È un test giornaliero che si effettua dopo la prova del vuoto e prima del normale utilizzo dell’autoclave, questo test deve essere effettuato soprattutto negli studi odontoiatrici in quanto vi é presenza di strumenti con cavità di tipo “A”, cioè avente una certa lunghezza e diametro della cavità (vacui vuoti con lumi molto fini e di profondità ragguardevoli quali i manipoli). Il Helix-test deve essere eseguito ogni volta che viene avviata l’autoclave.

I Test di controllo dell'avvenuta sterilizzazione

I test di controllo dell’avvenuta sterilizzazione, permettono di verificare che il ciclo al quale è stato sottoposto il carico, sia stato eseguito nei corretti parametri di temperatura/pressione, vapore saturo e tempo.

I test di controllo dell’avvenuta sterilizzazione, scongiurano errori dell’operatore, come il carico eccessivo della camera di sterilizzazione, oltre il peso massimo indicato e l'erra ta distribuzione dello stesso.

 

Per l'esecuzione dei test vengono utilizzati opportuni indicatori di sterilizzazione che permetteranno di monitorare tutte le autoclavi, con cicli in classe B, S o N ed anche le sterilizzatrici a calore secco.

Gli indicatori si dividono in:

- Chimici - sono dati da sostanze che virano di colore in rapporto alla temperatura raggiunta e/o al tempo per il quale è stata mantenuta.
- biologici - utilizzano spore di germi apatogeni

L’integratore a barra migrante – Vapor Line é un indicatore chimico che controlla tutti i parametri della sterilizzazione (temperatura /pressione – tempo e presenza  di vapore saturo)per le autoclavi Vapor Linea vapore saturo. Quando all’interno della camera vengono raggiunti i parametri temperatura/pressione e vapore saturo, idonei alla sterilizzazione, la cera interna al test inizia a sciogliersi e avanza colorando la barra (come un termometro).

Strisce o nastri indicatori adesivi da applicare ai prodotti da sterilizzare. Permettono di controllare la buona riuscita della sterilizzazione. Bande di colore nero compaiono alla fine della sterilizzazione.Nastro indicatore della sterilità

Sono disponibili 3 modelli:

Nastro indicatore di sterilita' per autoclave (caldo umido)

Strisce indicatrici di sterilizzazione per autoclave (caldo umido)

Nastro indicatore per sterilizzazione a secco(per sterilizzatrici a calore secco)

 

Il test della spora è un indicatore biologico del ciclo di sterilizzazione. Per le autoclavi a vapore saturo, vengono utilizzate spore di Bacillus Stearothermophilus,Test biologico di sterilità perché non patogene e particolarmente resistenti al calore. Sono fiale contenenti un dischetto o striscia di carta particolare, dove sono state inoculate le spore e una ampolla contenente il terreno di coltura di colore violetto. Al terreno di coltura è stato aggiunto un indicatore di pH. Se al termine del periodo di incubazione non avviene la crescita delle spore, il pH e quindi il colore non cambieranno, dimostrando l’avvenuta sterilizzazione. Nel caso invece di eventuale crescita delle spore, il pH diminuirà, determinando il viraggio di colore dal violetto al giallo evidenziando la mancata sterilizzazione.

 

Ad ogni carico che si esegue si consiglia di inserire un indicatore chimico di sterilitá all’interno di una confezione, nelle stesse condizioni del materiale che si sterilizza. Con questo test vengono misurati i parametri: temperatura, pressione e tempi di esposizione. Inoltre, le buste stesse devono avere un indicatore chimico di processo al fine di verificare se la confezione è stata esposta ad un ciclo di sterilizzazione o meno.L'indicatore biologico è un test che si consiglia di effettuare almeno una volta all'anno.

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