I tatuaggi possono essere di tantissimi tipi: old school, tribali, maori, celtici, etc., piccoli o grandi, con scritte o disegni, con simboli o frasi. Possono essere fatti su qualsiasi parte del corpo, dai piedi alle mani, dal collo al torace, dalle braccia alle gambe. Oggi inoltre c’è il trucco semipermanente su occhi, sopracciglia, labbra e aureole che non è altro che un’altra tipologia di tatuaggio che utilizza tecniche molto simili e che lavora in zone ancor più delicate. Non ci sono tatuaggi pericolosi, bensì problematiche comuni a tutti i tipi di tatuaggio. Infatti, seppur diversi nella forma e nella parte del corpo in cui sono impressi, sono accomunati dagli stessi "rischi da tatuaggio", dermatologici e non, che bisogna evitare per non pentirsi di averli fatti! Quindi:

Quali sono i rischi che si corrono dopo aver fatto un tatuaggio?

INFEZIONI CUTANEE – il rischio principale, tra i più temuti, è quello di incorrere in una infezione della pelle, da tatuaggio. L'ago utilizzato dal tatuatore causa una lesione della pelle che potrebbe portare a un'infezione batterica, dolore, rossore e gonfiore.
REAZIONI ALLERGICHE – molto spesso causata dal tipo di inchiostro utilizzato. La reazione allergica comporta un fastidioso prurito facilmente associabile a una eruzione cutanea (rush cutaneo di vari tipi) .
GRANULOMI – il tipo di infiammazione cutanea più diffureazione al tatuaggio granulomaso in seguito ad un tatuaggio. Le piccole lesioni cutanee che si rilevano, si dispongono ad anello o a semicerchio.
CHELOIDI – ossia piccole – in questo caso – lesioni cicatriziali che crescono oltre il confine di una lesione cutanea, quella dell'ago del tatuatore. Possono formarsi sia durante il tatuaggio che subito dopo averlo finito.
PATOLOGIE INFETTIVE – anch'esse molto temute, da tenere d'occhio per ovvi motivi tutte quelle trasmissibili tramite sangue: epatite B, epatite C, HIV, tetano, AIDS. Molta attenzione in questo caso – e in realtà anche in tutti gli altri – bisogna darla agli attrezzi utilizzati dove andate a farvi un tatuaggio.reazione al tatuaggio granuloma

  Le principali attività di prevenzione dei rischi riguardano la scelta, la pulizia, la sterilizzazione e la conservazione degli “attrezzi del mestiere” effettuata dallo studio tatto che eseguirà il tatuaggio. Negli ultimi anni, anche in Italia, è aumentata esponenzialmente la richiesta di tatuaggi, considerati ormai una forma di espressione artistica “normale” rispetto a quanto non lo fosse già solamente 15 anni fa. Di conseguenza sono aumentati anche i professionisti del tatuaggio e, come in tutti i settori, anche i tatuatori improvvisati e coloro che pur di svolgere la loro forma d’arte non rispettano tutte le norme igieniche indispensabili, gettando spesso tutta la categoria sotto una cattiva luce. Per questo motivo vogliamo presentarvi un elenco di accorgimenti che ognuno di noi dovrebbe prendere prima di farsi tatuare.

Come evitare i rischi da tatuaggio? Ecco alcuni consigli

Non andare dal tatuatore sotto casa per pigrizia di cercarne uno più professionale. Stiamo parlando del nostro benessere e della nostra pelle, abbiamo solo questa! Se ce ne consigliano uno bravo, assicuriamoci che sia anche preparato e in regola con il resto, attestati, certificazioni dei colori, etc.. Prima di scegliere il nostro tatuatore di fiducia, informiamoci se segue le norme di sicurezza stabilite dalla legge di disciplina estetica e tatuaggio piercing. Se ci capita di vederlo tatuare adolescenti al di sotto di 14 anni, ricordiamoci che è vietato, tranne per il piercing o buco all'orecchio – non è sintomo di serietà, scartiamolo e proviamo con un altro. Se rispetta i primi due punti assicuriamoci che il suo studio sia pulito e che lui stesso e/o i suoi collaboratori si lavino sempre le mani prima e dopo ogni lavoro e utilizzino guanti usa e getta per ogni cliente. Controlliamo che gli aghi, gli inchiostri e i pigmenti siano sigillati prima del loro utilizzo, sempre. Se utilizza strumenti non usa e getta, questi devono essere sempre sterilizzati in apposite autoclavi prima di ogni utilizzo anche per lo stesso cliente. Assicuriamoci che i cavi e le macchinette siano inseriti all'interno delle speciali guaine protettive in modo da essere protetti da sporco, inchiostro e sangue. Se il tatuatore rispetta tutte queste indicazioni, ottimo, abbiamo trovato quello giusto!  

Facciamo la nostra parte per evitare le controindicazioni del tatuaggio

Il cammino per evitare rischi dovuti a un tatuaggio non è ancora finito. Adesso comincia il nostro compito, dopotutto la pelle è la nostra e noi siamo i principali interessati affinché tutto vada bene!

Evitiamo di esporci al sole, anche dopo le due settimane canoniche.
Indossiamo abiti comodi, larghi, che non stringano troppo nella parte del corpo tatuata. Per un mesetto possiamo anche fare a meno del nostro look abituale!
Durante questo tempo, dopo aver tolto la medicazione dopo 24 ore dalla fine del tatuaggio, laviamolo soltanto con acqua ed un sapone disinfettante neutro. In maniera delicata, senza strofinare.
Idratiamolo e proteggiamolo con creme specifiche anche più volte al giorno a seconda delle esigenze. In estate, ad esempio, la crema potrebbe assorbirsi prima che in inverno. L'importante è fare sempre attenzione a spalmarla delicatamente.
Se dopo una settimana si notano delle piccole croste o dei sintomi, aspettiamo senza prendere alcuna iniziativa. Continuiamo a idratare il tatuaggio in maniera delicata e proteggendolo dal sole. Se i problemi persistono non allarmiamoci ma contattiamo il nostro medico.

  Nei prossimi articoli parleremo delle precauzioni che il tatuatore deve prendere per evitare i rischi e di come comportarsi in caso di reazioni al tatuaggio.

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